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Starlet Suicide Broken Doll Cover
Artist: Starlet Suicide
Location: Stockholm, Sweden
Line-up: Jennyfer Star (vocals, guitar), Rikki Riot (bass), Theodor Paine (guitar), Karl Thunder (drums)
Album: Broken Doll
Label & Pubblication Year: Self Produced, 2004
Tracklist: It's A Disease / You Make My Heart Go / Steal My Pride / Waste Me Away
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Chi naviga The Rock Explosion da qualche tempo dovrebbe già conoscere abbastanza bene la figura della giovane eroina svedese Jennyfer Star, visto la sua presenza sia come Rock Girl di Febbraio che nell'intervista realizzata con la propria precedente band, ovvero gli Swindle-A-Go-Go. Probabilmente Jennyfer ha lasciato la band di Spinx solo per avere il proprio ben preciso spazio dietro al microfono, o/e per essere la leader assoluta di questa sua nuova creatura chiamata Stralet Suicide, la quale vede fra le proprie file 2 membri dei Paradice: Theodor Paine e Karl Thunder (inoltre impegnato con Hydra e Bulls Eye Dirt). Devo dire che l'ascolto di "Broken Doll" è stato del tutto piacevole, con la voce spesso sporca e graffiante di Jennyfer che sembra richiamare da vicino un incrocio fra Courtney Love, Share Pedersen, Brody Dalle con vaghi riferimenti a Joan Jett. Si parte belli tosti e marci con "It's A Disease" nella quale Jennyfer non dimentica di piazzare la melodia giusta a far da guida al tipico refrain dall'effetto immediato, così se devo appicicare un termine di paragone mi piace tirare in ballo i Bubble. La seguente "You Make My Heart Go", che nella precedente versione era già comparsa sulla compilation "CherryFuck Vol.1" è altrettanto valida, e si colloca a metà strada fra tentazioni targate Joan Jett & The Black Hearts ed un più robusto richiamo alle prime Hole, che saranno poi le chiare muse ispiratrici della buona "Steal My Pride". La finale "Waste Me Away" lascia spazio ad atmosfere più rarefatte, ed è forse la song nella quale l'interpretazione vocale di Jennyfer Star risulta più ardua ed a volte imperfetta. Credo che sia proprio questa la chiave per leggere l'esordio discografico degli Starlet Suicide: una band dalle buone potenzialità ma che deve ancora registrare alla perfezione qualche sfumatura di troppo e dare il tempo a Jennyfer di migliorare dal punto di vista vocale!

Recensione realizzata da Rossi Bruno
Vote: 7